Pressione caldaia: cos’è, quanto deve essere e come regolarla

La pressione della caldaia è un parametro fondamentale per il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento domestico. Quando questo valore è troppo basso o troppo alto, si possono verificare malfunzionamenti, calo delle prestazioni o addirittura blocchi dell’impianto. 

Sapere quanto deve essere la pressione della caldaia e come mantenerla entro i valori ideali permette non solo di risparmiare energia, ma anche di allungare la vita utile del dispositivo. 

In questa guida ti spieghiamo in modo semplice quali sono i valori ottimali, come controllarla e, se necessario, come regolare i valori della caldaia in sicurezza.

Cos’è la pressione della caldaia e perché è fondamentale

La pressione della caldaia è uno degli elementi chiave per il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento domestico. Si tratta della forza con cui l’acqua circola all’interno dei tubi e dei termosifoni: se il valore è troppo bassa, i radiatori non si scaldano bene; se è troppo alta, si rischiano perdite o danni ai componenti. Capire cos’è la pressione dell’acqua nella caldaia ti permette di prevenire problemi, risparmiare energia e migliorare il comfort termico in casa.

Pressione acqua caldaia: significato pratico

Con il termine pressione acqua caldaia si intende la pressione esercitata dall’acqua all’interno del circuito di riscaldamento, misurata generalmente in bar tramite un manometro presente sulla caldaia. In pratica, indica la “forza” con cui l’acqua viene spinta attraverso i radiatori o il pavimento radiante. 

Una pressione corretta (di solito tra 1 e 2 bar) garantisce una distribuzione uniforme del calore, mentre valori troppo bassi o troppo alti causano malfunzionamenti o sprechi energetici.

A cosa serve la pressione nell’impianto di riscaldamento

La pressione dell’impianto di riscaldamento è fondamentale per far circolare l’acqua calda all’interno del sistema. Senza un valore adeguato, l’acqua non riesce a raggiungere tutti i radiatori, provocando zone fredde e rendendo il riscaldamento inefficiente. 

Inoltre, un valore stabile contribuisce a proteggere componenti importanti come la pompa, lo scambiatore e il vaso di espansione. Ecco perché le caldaie moderne sono dotate di sistemi automatici di controllo e sicurezza per mantenere la pressione entro valori ottimali.

Differenza tra pressione idraulica e pressione gas caldaia

È importante non confondere la pressione idraulica della caldaia, che riguarda l’acqua del circuito di riscaldamento, con la pressione del gas, che alimenta il bruciatore per produrre calore.

• La pressione idraulica si misura in bar e si visualizza tramite il manometro dell’acqua.
• La pressione gas caldaia, invece, è legata alla quantità di gas metano o GPL che alimenta la fiamma e viene regolata automaticamente dalla valvola gas.

Entrambe sono fondamentali per il buon funzionamento della caldaia, ma richiedono controlli e interventi diversi. La pressione dell’acqua può essere gestita anche dall’utente, mentre la regolazione della pressione gas deve essere effettuata solo da un tecnico qualificato.

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Qual è la pressione ideale della caldaia?

La pressione ideale della caldaia si aggira generalmente tra 1 e 2 bar, a seconda se sia accesa o spenta. Quando la caldaia è spenta o fredda, il valore dovrebbe essere intorno a 1 / 1,2 bar. 

Quando è in funzione, può salire fino a 1,5 / 2 bar. Mantenere la pressione della caldaia entro questi valori è fondamentale per garantire un riscaldamento efficiente e prevenire guasti. Un valore sbilanciato, troppo alto o troppo basso, può causare blocchi o danni all’impianto.

Pressione troppo bassa: cause e conseguenze

Una pressione troppo bassa nella caldaia (solitamente inferiore a 1 bar) è uno dei problemi più comuni. Le cause principali possono essere:

• Perdita d’acqua da un radiatore o da un giunto
• Scarso riempimento del circuito
• Spurgo recente dei termosifoni
• Malfunzionamento del vaso di espansione

Quando la pressione dell’acqua caldaia è troppo bassa, i termosifoni non si riscaldano correttamente, l’acqua calda può arrivare a singhiozzo e, nei casi più gravi, la caldaia può andare in blocco. Se il problema si ripresenta spesso, è consigliabile far controllare l’impianto da un tecnico.

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Pressione troppo alta: cosa succede e cosa fare

Una pressione troppo alta della caldaia (oltre 2,5 – 3 bar) può indicare un’anomalia o un errore nel riempimento del circuito. Le cause comuni includono:

• Eccessivo riempimento d’acqua
• Valvola di sicurezza bloccata
• Malfunzionamento del vaso di espansione

Un valore elevato può provocare perdite d’acqua, attivazione della valvola di sfogo o danneggiamento di tubazioni e componenti interni. 

Se la pressione caldaia è alta, puoi provare ad abbassarla aprendo leggermente il rubinetto di scarico. Se non funziona, è bene intervenire con l’aiuto di un tecnico specializzato.

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Livello acqua caldaia e impatto sulla pressione

Il livello dell’acqua nella caldaia è strettamente legato alla pressione. Se nel circuito c’è poca acqua, il valore della caldaia sarà basso; se invece c’è troppa acqua, si rischia una pressione eccessiva. 

È quindi fondamentale mantenere il livello corretto, controllando periodicamente il manometro e, se necessario, agendo sulla valvola di carico o sul rubinetto di scarico. Questo semplice controllo evita molti problemi e garantisce una lunga vita all’impianto di riscaldamento.

Come controllare e regolare la pressione della caldaia

Sapere come controllare la pressione della caldaia è fondamentale per mantenere l’impianto efficiente e prevenire malfunzionamenti. Fortunatamente, si tratta di un’operazione semplice che puoi fare anche da solo, purché tu segua alcune accortezze. 

Vediamo come leggere correttamente il manometro, aumentare o abbassare la pressione della caldaia, e quando è necessario rivolgersi a un tecnico.

Come leggere il manometro

Il manometro della caldaia è lo strumento che indica la pressione dell’acqua all’interno dell’impianto di riscaldamento, espressa in bar. 

Di solito si trova sulla parte frontale della caldaia o nel pannello di controllo digitale.I valori da tenere sotto controllo sono:

• Inferiore a 1 bar → pressione troppo bassa
• Tra 1 e 2 bar → pressione ideale della caldaia
• Oltre 2,5 bar → pressione troppo alta

Alcuni modelli presentano anche una zona verde (pressione corretta) e una zona rossa (pressione da correggere), rendendo la lettura ancora più intuitiva.

Come aumentare la pressione caldaia

Se la pressione è bassa, puoi aumentarla aprendo il rubinetto di carico (valvola di riempimento), generalmente situato sotto la caldaia. Ecco i passaggi:

1. Spegni la caldaia e attendi che si raffreddi.
2. Individua la valvola o il rubinetto di carico.
3. Aprilo lentamente fino a vedere la lancetta del manometro salire.
4. Quando raggiunge 1,5 bar, chiudi la valvola.
5. Riaccendi la caldaia e verifica il corretto funzionamento.

Attenzione: riempire eccessivamente il circuito può causare un valore di pressione acqua troppo alta.

Come abbassare la pressione caldaia

Se invece la pressione è troppo alta, puoi abbassarla in due modi:

• Aprendo una valvola di spurgo di un radiatore per far uscire un po’ d’acqua.
• Utilizzando il rubinetto di scarico se la caldaia ne è dotata.

Anche in questo caso, controlla il manometro e fermati quando il valore torna a circa 1,5 bar. In presenza di continui aumenti di pressione, potrebbe esserci un problema al vaso di espansione o alla valvola di sicurezza, che richiede l’intervento di un tecnico.

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Quando chiamare un tecnico

Sebbene molte operazioni siano alla portata dell’utente, ci sono situazioni in cui è meglio affidarsi a un professionista:

• Pressione instabile nonostante i tentativi di regolazione
• Perdite d’acqua visibili dalla caldaia o dai termosifoni
• Blocco della caldaia causato da un valore errato
• Valvola di carico o spurgo non funzionanti
• Dubbi sul corretto funzionamento del vaso di espansione

Un tecnico qualificato potrà effettuare una diagnosi precisa, sostituire eventuali componenti danneggiati e riportare la caldaia alle condizioni ottimali.

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Manutenzione caldaia e prevenzione dei problemi di pressione

Per garantire che la pressione della caldaia resti sempre entro i valori ideali, è fondamentale effettuare una manutenzione regolare dell’impianto. 

Un controllo periodico aiuta a prevenire blocchi, cali di prestazioni, consumi eccessivi e potenziali guasti. 

Vediamo quali sono gli interventi consigliati e quando è necessario sostituire i componenti più soggetti a usura, come la valvola di sicurezza e il vaso di espansione.

Controlli periodici consigliati

Per evitare problemi legati a pressione caldaia troppo alta o troppo bassa, è buona norma effettuare alcuni controlli visivi e funzionali ogni 2-3 mesi, soprattutto prima della stagione invernale:

• Verificare la lettura del manometro (valore tra 1 e 2 bar)
• Controllare eventuali perdite d’acqua dai radiatori o tubazioni
• Controllare che la valvola di carico e quella di scarico siano funzionanti
• Spurgo dei termosifoni se l’impianto è rumoroso o non riscalda in modo uniforme
  

Queste operazioni permettono di intervenire tempestivamente prima che la caldaia causi blocchi o inefficienze.

L’importanza della manutenzione annuale

La manutenzione annuale della caldaia è obbligatoria per legge (DPR 74/2013) e deve essere effettuata da un tecnico abilitato. 

Oltre alla pulizia interna del generatore e al controllo della combustione, il tecnico verifica anche la pressione dell’impianto e il corretto funzionamento dei componenti di sicurezza.

Un controllo professionale consente di:

• Rilevare guasti nascosti o incipienti
• Verificare la tenuta dell’impianto e la funzionalità delle valvole
• Allungare la vita utile della caldaia
• Mantenere alti i livelli di efficienza e sicurezza
  

Una caldaia ben mantenuta mantiene anche una pressione stabile, riducendo il rischio di interventi straordinari.

Quando sostituire valvola di sicurezza o vaso espansione

Due dei componenti più importanti per la regolazione della pressione caldaia sono:

• La valvola di sicurezza, che interviene quando il valore supera i 3 bar
• Il vaso di espansione, che compensa le variazioni di volume dell’acqua quando si riscalda

Se la caldaia perde frequentemente pressione o la valvola continua a scaricare acqua, può essere il segnale che uno di questi componenti è guasto.

Quando sostituirli?

• Se la valvola di sicurezza si attiva troppo spesso o perde anche con pressione normale;
• Se il vaso di espansione è pieno d’acqua o non riesce più ad assorbire l’aumento di pressione;
• Se il valore sale o scende rapidamente dopo l’accensione;
  

In questi casi è essenziale chiamare un tecnico, che potrà effettuare le verifiche necessarie e procedere con la sostituzione. Chiamaci ora allo 0297137197.

Domande frequenti (FAQ)

Qual è la pressione giusta della caldaia in inverno?

Durante i mesi più freddi, la pressione ideale della caldaia in inverno dovrebbe essere compresa tra 1,2 e 1,5 bar a caldaia spenta, e fino a 2 bar a caldaia in funzione. In presenza di un impianto a termosifoni o pavimento radiante, è importante monitorare che uk valore non scenda sotto 1 bar per garantire un riscaldamento uniforme in tutta la casa.

Posso aumentare la pressione da solo?

Sì, puoi aumentare la pressione della caldaia da solo aprendo la valvola di carico (o rubinetto di riempimento), solitamente posta sotto la caldaia. Fai attenzione a chiuderla non appena il manometro segna circa 1,5 bar. In caso di dubbi, è sempre meglio consultare il manuale del produttore o contattare un tecnico.

Cosa succede se la caldaia ha troppa pressione?

Se la pressione caldaia è troppo alta (oltre 2,5–3 bar), possono verificarsi perdite d’acqua, attivazione della valvola di sicurezza e, nei casi peggiori, danni a tubature e componenti interni. In genere, la caldaia si blocca automaticamente per sicurezza. È importante abbassare il valore aprendo un punto di scarico o far intervenire un tecnico se il problema si ripete.

Come sapere se c’è una perdita nell’impianto?

Un sintomo frequente di perdita nell’impianto di riscaldamento è la pressione che cala costantemente, anche dopo averla regolata. Altri segnali includono:

• Macchie di umidità nei pressi di tubi o radiatori 
• Gocce sotto la caldaia 
• Rumori insoliti nei termosifoni

In questi casi è consigliato far controllare il circuito da un professionista per identificare l’origine della perdita.

Pressione caldaia a zero: che fare?

Se la pressione della caldaia è a zero, l’impianto non può funzionare correttamente e la caldaia potrebbe essere andata in blocco. 

La prima cosa da fare è verificare visivamente il manometro e poi riempire il circuito aprendo il rubinetto di carico fino a raggiungere 1,5 bar. Se dopo aver ripristinato la pressione la caldaia non riparte, potrebbe essere necessario resettarla o chiamare un tecnico.

Se hai bisogno di un reset caldaia, non agire da solo. Richiedi subito la nostra assistenza caldaie allo 0297137197.

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