Certificazione caldaia obbligatoria
23/11/2018Certificazione caldaia a chi spetta
23/11/2018Diciamo la verità ogni volta che esce questo argomento in pochi sanno rispondere alla domanda sulla certificazione caldaia ogni quanto. Ecco perché abbiamo deciso di riportare questo schema che risolverà i vostri dubbi.
La certificazione caldaia ogni quanto si deve fare?
Per rispondere a questa domanda si deve sapere che la certificazione è un insieme di controlli che si alternano con periodi differenti. Per la precisione i controlli sulla caldaia sono di due tipi:
- La manutenzione ordinaria deve rispettare la cadenza prevista dal DPR n. 74 del 2013, ma in questo caso è la ditta installatrice che indica la periodicità e la tipologia delle operazioni di manutenzione e pulizia da compiere, in genere ogni 1 o 2 anni. Generalmente si tratta di un intervento che consiste nella pulizia del bruciatore, dello scambiatore di regolazione, e nel controllo del corretto funzionamento dello scarico dei fumi. Qualora aveste cambiato l’azienda di assistenza, ci si attiene alle indicazioni riportate dal costruttore sul libretto della caldaia. Se non fosse presente il libretto del costruttore invece si fa riferimento alla norma UNI 10436/96 per le caldaie domestiche inferiori a 35 kw e alla UNI 10435/95 per le caldaie condominiali di potenza superiore a 35 kw.
- La prova fumi, detta anche controllo dell’efficienza energetica o prova combustione, deve rispettare la cadenza stabilita nell’allegato A del DPR n. 74 del 2013, nel quale si precisa che:
- Imp. a gas metano o GPL si interviene ogni 4 anni.
- Per impianti termici a combustibile liquido o solido ogni 2 anni.
- Per caldaie con potenza superiore a 100 Kw 1 anno.
La certificazione della caldaia è rappresentato dalla presenza dei rapporti di manutenzione e di controllo dell’efficienza energetica che vengono prodotti dai tecnici a seguito dell’intervento.
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Non si tratta solo di compilare un libretto ma di certificare che la caldaia rispetta dei parametri fondamentali per garantire la sicurezza e la funzionalità della caldaia. Una dimenticanza sulle scadenze della caldaia non è conveniente per un paio di motivi.
Prima di tutto la sicurezza, un impianto non controllato è molto più soggetto a perdite di gas o alla formazione di monossido di carbonio, un gas da combustione particolarmente insidioso perché insapore, inodore e letale che si sviluppa proprio da caldaie difettose. Secondo motivo il risparmio, perché una caldaia ottimizzata nel rapporto di combustione risparmia gas e quindi soldi. Soldi che invece potreste perdere se arriva un controllo e non siete in regola.
Non rispettare l’obbligo comporta delle sanzioni che vanno dai 500 ai 3000 euro e, nei casi più gravi, il blocco dell’impianto. Allora abbiamo risposto alla domanda la certificazione caldaia ogni quanto va fatta? Se avete dei dubbi o volete entrar in contatto con dei seri professionisti delle caldaie il Gruppo WR sarà lieto di potervi aiutare.